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Nuovi Limiti per Nitrati e Nitriti negli Alimenti

Nuovi Standard Europei per Nitrati e Nitriti negli Alimenti

L’Europa ha recentemente introdotto limiti più rigorosi per gli additivi alimentari, con particolare attenzione ai nitrati e nitriti utilizzati negli alimenti. Questo passo avanti è parte integrante del piano europeo di lotta contro il cancro, mirando a promuovere la Salute e Sicurezza alimentare.


Con il recente regolamento (UE) 2023/2108, siglato l’6 ottobre 2023, gli allegati I del regolamento (CE) n. 1333/2008 e l’allegato II del regolamento (UE) n. 231/2012, relativi agli additivi alimentari, sono stati rivisti.

Tra gli additivi specificati in etichetta con le sigle E249, E250, E251, ed E252, che indicano rispettivamente nitrito di potassio, nitrito di sodio, nitrato di sodio e nitrato di potassio, si applicano limiti ridotti, quasi dimezzati, in molte categorie di prodotti. Questi nuovi standard tengono conto delle peculiarità e delle diverse pratiche di lavorazione adottate nei vari Paesi europei.


In particolare, negli ambiti alimentari come i formaggi, i prosciutti cotti sottoposti a sterilizzazione e i prodotti a base di carne crudi, sono previsti significativi aggiustamenti:

  • i formaggi passano da 150 mg/kg a 75 mg/kg per i nitrati
  • i prosciutti cotti sottoposti a sterilizzazione da 100 mg/kg a 55 mg/kg per i nitriti e a 80 mg/kg nel caso di prodotti non sterilizzati
  • i prodotti a base di carne crudi da 150 mg/kg a 80 mg/kg per i nitriti e da 150 mg/kg a 90 mg/kg per i nitrati
  • i prosciutti crudi stagionati e salati a secco da 100 mg/kg a 65 mg/kg per i nitriti e da 250 mg/kg a 150 mg/kg per i nitrati

Sono stati stabiliti ulteriori limiti per varie tipologie di prodotti tradizionali, con una riduzione media del 40%. Le industrie alimentari, in conformità con la normativa europea, sono chiamate a implementare rapidamente questi nuovi standard, con l’opzione di ulteriori riduzioni, con la Commissione Europea che concede due anni alle aziende per adeguare le ricette e smaltire le scorte dei prodotti con dosaggi precedenti (tre anni per i formaggi stagionati).


Questi limiti, basati su una recente valutazione scientifica dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa), sono stati studiati per ridurre l’esposizione alle nitrosammine, composti genotossici e cancerogeni derivati dai nitriti in ambienti acidi come lo stomaco. Contestualmente, si mira a preservare l’effetto protettivo contro batteri patogeni come Listeria monocytogenes, Salmonella e Clostridium botulinum, mantenendo intatte le caratteristiche sensoriali dei prodotti, tra cui sapore, colore e aroma.


Per consultare il nuovo regolamento, clicca qui.

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