Blog

Ossido di Etilene – Ritiri

Richiami per sospetta presenza dell’ossido di etilene nei prodotti alimentari

Mai, come in questo momento, l’ossido di etilene ha occupato le pagine delle cronache nazionali. Il motivo è presto detto: l’Europa ha deciso di operare una stretta sensibile sulla presenza della sostanza (contenuta nei pesticidi utilizzati sui prodotti prima della vendita) nei cibi, imponendo quindi ai vari Ministeri della Salute dei ritiri a scopo precauzionale. Negli ultimi mesi, in diversi Paesi dell’Ue sono stati operati dei richiami, riguardanti indifferentemente dolci, gelati, yogurt, biscotti e quant’altro. Spesso, l’ossido è individuato nella farina di semi di carrube (utilizzata proprio per i dolci), oppure nella gomma di guar, addensante utilizzato per bevande vegetali.

Dagli integratori ai cibi, i rischi portati dalla sostanza sarebbero decisamente elevati.

A prescindere dall’ingrediente, l’allerta sull’ossido non è esclusivamente una restrizione ma una vera e propria azione preventiva. Nonostante la presenza della sostanza nel prodotto finito sia una percentuale minima (e fino a poco tempo fa ritenuta al di sotto della soglia di rischio se presente entro 0,005 mg/kg), se ingerita i potenziali pericoli apportati potrebbero essere diversi. La decisione di azzerare tutte le soglie punta proprio a evitare qualsiasi pericolo, anche solo sospetto.

 

Il Laboratorio Marino Srl ha sviluppato un metodo analitico per quantificare l’ossido di etilene e il 2-cloro-etanolo sulle matrici alimentari e integratori alimentari, per supportare le aziende produttrici e di distribuzione sul controllo preventivo delle materie prime e dei prodotti finiti.

 

Contattateci per ottenere maggiori informazioni e richiedere un preventivo.

 

Resp. Comm. Grazia Martuccio