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AlimentareI Rischi Emergenti nella Catena Alimentare secondo l’EFSA

I Rischi Emergenti nella Catena Alimentare secondo l’EFSA

Ogni anno l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) pubblica una relazione sui rischi emergenti nella catena alimentare, individuando le principali minacce per la sicurezza alimentare a livello europeo.

La relazione del 2023 evidenzia una serie di pericoli chimici e biologici, oltre a nuovi processi e tecnologie che potrebbero avere un impatto sulla sicurezza alimentare. Tra i rischi emergenti segnalati:

  • Z15, un nanomateriale ingegnerizzato utilizzato nel trattamento delle acque reflue, la cui potenziale presenza nella catena alimentare richiede ulteriori studi.
  • Elementi delle terre rare, comunemente presenti nei dispositivi elettronici, di cui si sa ancora poco in merito all’impatto ambientale e alla tossicità per l’uomo.
  • Bevande sostitutive dell’alcol a base di erbe che agiscono sul sistema GABA, con possibili effetti rilassanti, ma senza dati sufficienti sulla loro sicurezza.
  • Focolai di virus zoonotici Hendra e Nipah, correlati alla perdita di habitat dei pipistrelli e già responsabili di infezioni letali in Bangladesh.
  • Diffusione del virus della malattia emorragica epizootica 8 (EHDV-8), con nuovi casi segnalati in Italia, Spagna e Francia e il rischio di una sua espansione nell’Europa meridionale.

Oltre ai rischi emergenti, la relazione ha individuato altri problemi significativi, tra cui la presenza di Listeria monocytogenes nelle alternative vegetali ai prodotti animali, contaminazione da PFAS nelle uova biologiche, cadmio nei prodotti a base di semi di lino e il rischio di allergenicità legato agli insetti commestibili.

L’EFSA continua a monitorare e studiare questi fenomeni per garantire il massimo livello di sicurezza nella filiera alimentare.

Per approfondire, consulta il rapporto ufficiale dell’EFSA.